Cos’è lo smart pricing, se usi AdSense non puoi ignorarlo

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Prima dello Smart Pricing, tutti i click erano uguali e la percentuale di guadagno era fissa. I guadagni di un publisher Adsense dipendevano esclusivamente dall’argomento del sito ospitante gli annunci. Prima dello smart pricing 10 click sugli annunci di un sito che parla di auto valevano più di 10 click da un sito di ricamo. Con lo Smart Pricing questo non è più vero.

Per definizione lo Smart Pricing è l’algoritmo di Google che calcola il costo che gli inserzionisti devono corrispondere a Google per un click e quale percentuale il motore di ricerca stesso deve al publisher. L’algoritmo più controverso di Google, presentato ufficialmente nel 2005, prende in considerazione diverse variabili, ma il fine unico è quello di garantire agli inserzionisti visite di qualità, inibendo con click di poco valore chi intende fare facili guadagni.
Ricorda, una volta che qualcuno clicca sui tuoi annunci, nessuno può sapere quanto ti verrà corrisposto. La qualità dei click viene definita dallo Smart Pricing e tu vieni pagato di conseguenza. Se lo Smart Pricing decide che i tuoi click non sono “buoni” rischi di essere pagato 0,01 € a click.
Adsense è il programma di Advertising contestuale che meglio riesce ad interpretare i contenuti del sito del publisher e quindi a proporre annunci in target. Dato per certo questo assunto è ipotizzabile pensare che, se la qualità dei visitatori di un sito è elevata, saranno di qualità anche le visite che da quel sito passano a quello dell’inserzionista, attraverso l’annuncio pubblicitario.

Dei buoni indicatori, anche se generici, per valutare la qualità del traffico sono la frequenza di rimbalzo, le pagine viste e il tempo di permanenza. Non a caso gli stessi indicatori, probabilmente, concorrono al posizionamento di un sito.

Un’annuncio Adsense nascosto in maniera maliziosa porta click involontari, questi spesso si traducono in una situazione di disagio dell’utente, che si trova catapultato sul sito dell’inserzionista in modo inaspettato. L’utente può sentirsi defraudato e chiudere il browser, lo Smart Pricing assegnerà a quel click un punteggio di qualità basso, il malus continuerà ad accompagnare quell’annuncio fino al prossimo ricalcolo della qualità, che avviene settimanalmente. Tutto si traduce in scarsi guadagni.

Inserire in un sito degli annunci con scarsa consapevolezza, in linea teorica, potrebbe portare al verificarsi di queste situazioni:
– i tuoi utenti navigano parecchio il sito, sono utenti di qualità, ma non cliccano sugli annunci
– il tuo ctr è alto, tutti cliccano sui tuoi annunci svalutando la qualità dei click
– il ctr alto, porta un bounce rate alto e un numero di pagine viste basso, il tuo sito fatica a posizionarsi

Tu sei mai incappato nello Smart Pricing? Come ne sei uscito (se ne sei uscito)?

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