Sono iscritto a Google Adsense da metà 2005 e ho sempre frequentato forum e gruppi di discussione per capire come migliorarne le performance. In ogni forum il leitmotiv in tutti questi anni è sempre stato lo stesso: “perchè i miei guadagni con Google Adsense sono calati?”.
Purtroppo rivelare i ricavi del proprio account Adsense è contro il regolamento, per cui non ho grossi dati da portarti se non il mio: il mio eCPMmedio, dal 1 al 30 di Novembre 2005 era di 4,00 €; allo stesso periodo, nel 2009, corrisponde un eCPM di 3,12 €.
Certo il dato di per se potrebbe sembrare poco indicativo, ma ti assicuro che ho preso quei due campioni perchè accostabili. Non ho apportato grosse variazioni nel mio network, nei formati degli annunci e nei posizionamenti in serp. In sostanza a CTR invariato il mio eCPM è calato del 20% circa.
Su Web Master World è in atto una discussione sui probabili motivi del calo. Districandomi fra spiegazioni più ho meno deliranti, ho scritto questo post integrando le mie considerazioni personali sedimentate negli anni, agli spunti più interessanti del thread. I hop you enjoy!
La rete dei contenuti era obbligatoria: l’età dell’oro
Quando Google Adsense fu lanciato, gli utenti di Adwords non potevano ancora decidere di tenere fuori i propri annunci dalla rete dei contenuti. Questo comportava che annunci con bid molto alti finissero anche nella rete dei contenuti e cioè sui siti degli affiliati Adsense. Non solo, a quei tempi, stando così le cose lo Smart Pricing non aveva ragione di esistere e infatti i pagamenti di Google erano stabiliti a percentuale e non su punteggi di qualità come avviene ora.
Lo Smart Pricing contro i Click Fraud
Successivamente Google pensò di tutelare gli inserzionisti, dando loro la possibilità di escludere la rete dei contenuti o comunque di stabilire bid diversi a seconda della destinazione degli annunci AdWords. Inoltre chi si occupava delle campagne poteva escludere alcuni domini dalla pubblicazione dei propri annunci e sulle crescenti sollecitazioni venne introdotto il concetto di click fraud che ebbe evidentemente delle ripercussioni sul CTR degli affiliati. Da quel momento un algoritmo chiamato Smart Pricing (vissuto spesso come una penalizzazione) avrebbe stabilito quanto corrispondere per ogni click agli affiliati Adsense, in base alla qualità delle visite.
Aumentano le bocche affamate ma la torta è la stessa
E’ vero gli investimenti pubblicitari sul web sono cresciuti molto negli ultimi anni, te ne sarai accorto tu stesso, se lavori come Web Marketing Consultant o in una Web Agency. Tuttavia molti hanno deciso di abbandonare la rete dei contenuti. Questo ha fatto si che il web crescesse a dismisura, ma la torta destinata ad Adsense rimanesse relativamente immutata. Attenzione, non sono aumentati solo i Made For Adsense, è aumentato il web, sono aumentati i contenuti e più pagine significa più impression e CTR più bassi.
Campagne ottimizzate e utenti più esperti
Negli anni il modo di utilizzare Google e gli altri motori di ricerca da parte degli utenti si è affinato. Oggi molti utenti compiono ricerche precise digitando query che sono Key Phrase più che Keywords. Anche i professionisti che si occupano di Keywords Advertising sono più preparati e di conseguenza i budget e i bid sono meglio ponderati. Non è raro decidere di impostare una campagna sulle key di coda per puntare ad un bid più basso piuttosto che, come avveniva in passato, scegliere key molto competitive e cominciare una gara al massacro in cui gli affiliati Adsense erano i veri vincitori.
Le conclusioni e il futuro
Negli ultimi anni siamo stati testimoni di una crescita spaventosa di Gooole Adsense e del brand Google in generale. Per come la vedo io, in passato Adsense è stato il modo migliore e più remunerativo per monetizzare il proprio sito web attraverso le inserzioni. Non credo che i guadagni si riprenderanno in maniera sensibile e costante, miglioramenti ce ne saranno ma non avremo più una situazione come quella del 2004 o del 2005 nel breve/medio periodo.
Del resto gli investimenti in brand awareness da parte di Google hanno un ritorno soprattutto in questi termini: molti preferiscono rimanere con un partner affidabile (e puntuale) come Google anche a costo di guadagnare meno.
Tu cosa ne pensi?