Parliamoci chiaro, le mappe mentali è meglio farle sulla carta, per tanti buoni motivi.
Alcune volte però, soprattutto in ambito lavorativo, non si può prescindere dall’usare un tool digitale.
Per fare mind mapping Coggle è senza ombra di dubbio il mio tool preferito. Lo apprezzo principalmente per questi motivi:
la semplicità
i colori
il font scelto per le parole e la possibilità di controllarne le dimensioni
il concept grafico simpatico e accattivante
la possibilità di fare drag and drop fra i rami rilasciandoli nel punto esatto in cui servono
la possibilità di allungare i rami
la possibilità di cambiare i colori dei rami
la possibilità (fondamentale) di sostituire le parole con le immagini
la compatibilità con google drive
le funzioni collaborative per il brainstorming, come la chat e la cronologia delle modifiche
le scorciatoie per la tastiera
I contro sono che non esistono ancora delle App “stand-alone”, ma serve sempre e comunque un browser per utilizzarlo.
Coggle è una giovane start up di Cambridge, amano interagire con gli utenti e danno molto peso ai feedback che gli arrivano (provare per credere).
Da quando uso Coggle (poco più di 1 anno) l’ho visto migliorare tantissimo, l’aggiunta costante di nuove features da l’impressione di una realtà in fermento e “sul pezzo”.
L’obbiettivo di Coggle è quello di raggiungere più persone possibile puntando sulla qualità e sulla gratuità del prodotto.
Personalmente nutro un po’ di perplessità verso i servizi gratuiti, perché dai tool che utilizzo più spesso vorrei quella garanzia (spesso vana) che continueranno ad erogare il servizio ancora a lungo migliorandosi, che solo la sottoscrizione a pagamento sa darti.
Ecco perché sono stato molto contento di apprendere che ora Coggle offre pure delle feautures addizionali agli utenti che sottoscrivono un abbonamento annuale di 8,50 $. La prima funzione a pagamento è il cross linking fra diversi rami di una mappa, pare ne seguiranno presto altre.