Evento Sharing Economy Rimini 2016

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Ci sono film che cominciano dalla fine, con una scena ad altissima tensione carica di pathos che si capisce subito che quello non può essere l’inizio.

A volte capita di vedere un tizio in uniforme che sta morendo in un vicolo buio fra le braccia del protagonista, mentre il giorno dopo sarebbe dovuto andare in pensione.

“Merda Jack, sento freddo, sto morendo.”
“No, Frank, te la caverai, ti hanno preso di striscio quei bastardi. I soccorsi stanno arrivando, tieni duro.”
“Non mentirmi Jack, ho detto queste parole decine di volte. Chi si prenderà cura delle mie figlie? E di Margareth? Lo farai tu? Promettimelo!”
“Smettila Frank, come devo dirtelo Critso? Ce la farai!”
“Jack, non mi resta molto tempo, devo dirti una cosa… porta questi documenti al distretto, ma non mostrarli per nessun motivo a …
” (troppo tardi).

E tu intanto ti chiedi “Che sta succedendo? Come ci siamo arrivati qui?”

Pochi istanti dopo lo schermo si oscura e appare la scritta “9 mesi prima” e poi la nuova scena non centra nulla con la precedente, c’è il sole, gli alberi verdi, un quartiere tranquillo e Frank che prima stava morendo ora annaffia il giardino.

Ecco, questo evento sulla sharing economy, che ho contribuito ad organizzare (in quanto membro dell’associazione Il Palloncino Rosso), mi ricorda quei film lì, penso al 13 maggio e mi chiedo:
“Come ci sono arrivato?”

9 mesi prima

Per spiegare come mi sono trovato dentro questa cosa, dovrei parlare di tante persone importanti per me, che ho conosciuto in ambiti e momenti diversi e di come le loro vite ad un certo punto si siano intrecciate.

9 mesi fa ad esempio con il mio amico Luca parlavo soprattutto di calcio, il lavoro di Isabella (mia moglie) era qualcosa che guardavo da fuori (con ammirazione sì, ma pur sempre da fuori), con Donatella parlavo soprattutto di lavoro e di COLLEGAMENTI RAMPANTI, Claudio era “solo” il datore di lavoro di Isabella, Marco un amico che avevo perso di vista…

9 mesi dopo, il 13 maggio, tutte queste persone (e molte altre che 9 mesi fa non conoscevo) si incroceranno in una giornata dedicata al sociale, all’innovazione, alla cultura, all’arte a quello che di fresco e nuovo sta crescendo dalla nostra Rimini.

Sharing Economy Rimini 2016: RIMINI WAKE HUB

Il risultato di questi incroci virutuosi di persone virtuose, avrà come snodo questo evento, un’intera giornata (il 13 maggio al Palacogressi di Rimini) dedicata alla Sharing Economy e agli ecosistemi dell’economia condivisa: gli hub e i coworking, con un occhio particolare alla provincia di Rimini.

L’abbiamo chiamata Sharing Economy Rimini perché la nostra intenzione è quella di farne un appuntamento annuale. L’edizione 2016 si chiamerà RIMINI WAKE HUB proprio perché parleremo soprattutto di coworking.

L’ingresso è gratuito, ma visto che il numero dei posti è limitato il mio consiglio è di registrarti qui quanto prima.

Dietro le quinte

Visto che ho cominciato il post con una metafora cinematografica, scrivo qualcosa anche sul dietro le quinte, senza scomodare i titoli di coda e i ringraziamenti, quelli verranno alla fine.

Il 13 maggio ci saranno tanti relatori per cui varrà la pena essere al Palacongressi, fra i tanti mi permetto di menzionare, in questo mio spazio personale, 2 persone che ho avuto il piacere di invitare e dalle quali ho avuto l’onore di sentirmi rispondere immediatamente: “Sì”. Sto parlando di Veronica Tentori (prima firmataria del decreto legge sulla Sharing Economy) e Giorgio Beltrami (facilitatore LEGO Serious Play e docente alla Bicocca di Milano).

Ah, quel giorno sarò lì anche in rappresentanza di COLLEGAMENTI RAMPANTI che qualcosa di innovativo a Rimini lo sta facendo da diversi anni.

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